FILOLOGIA ROMANZA
Anno accademico 2015/2016 - 3° anno
Docente: Eliana Giovanna Creazzo
Crediti: 6
SSD: L-FIL-LET/09 - Filologia e linguistica romanza
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre: 1°
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Obiettivi formativi
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Lo studente di terzo anno, che ha già padronanza con le categorie della linguistica generale e dell’interpretazione letteraria, acquisirà, in campo linguistico, un buon livello di conoscenza della formazione storica delle lingue romanze, della loro dislocazione geografica, delle maggiori differenziazioni e comunanze fra loro, delle strutture linguistiche che si sviluppano in diacronia nel passaggio dal latino alle varietà derivate; in campo letterario, acquisirà conoscenze relative al formarsi dei generi letterari nel Medioevo, secondo una prospettiva comparatistica romanza ed eurasiatica, competenze nell’analisi comparata dei testi medievali e capacità di interpretare l’alterità delle letterature medievali. Infine, lo studente acquisirà conoscenze e competenze di base relative all’edizione dei testi medievali.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Grazie alle conoscenze acquisite, lo studente sarà in grado, da un punto di vista linguistico, di collocare diacronicamente e sincronicamente i fenomeni linguistici peculiari delle diverse lingue romanze, con particolare riferimento a quelle di specializzazione, e di cogliere analogie e differenze linguistiche fra le lingue. Sarà in grado così di applicare le conoscenze acquisite nella direzione dell’intercomprensione fra lingue romanze. Da un punto di vista letterario, sarà in grado di integrare le conoscenze relative ai generi letterari in prospettiva diacronica, di interpretare i testi medievali in prospettiva comparatistica, di applicare coerentemente le categorie di analisi testuale. Da un punto di vista filologico, sarà in grado di applicare le conoscenze di ecdotica all’individuazione del tipo di tradizione che veicola materialmente un testo. Posto davanti a un’opera medievale – quest’anno si è scelto di leggere la celebre Chanson de Roland – riuscirà dunque ad analizzarla nelle sue diverse componenti, filologica, linguistica, letteraria.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
La natura differenziata, stratificata, organica e comparata delle conoscenze acquisite consentirà allo studente di formulare in ambito linguistico e letterario giudizi critici e originali, con ricadute costruttive sugli aspetti personali, relazionali e sociali della vita intra ed extrauniversitaria.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
Durante le ore di esercitazione in aula, i dibattiti e le verifiche orali si stimola lo studente a migliorare la qualità delle sue abilità comunicative nel veicolare i contenuti acquisiti, così che riesca ad articolarli in modo complesso approfondito e convincente.
CAPACITÀ DI APPRENDERE:
La complessità del percorso didattico proposto e la continua attenzione nei confronti della sua applicazione e attualizzazione durante lezioni, esercitazioni e verifiche, concorrono a sviluppare nello studente le capacità di apprendimento, di organizzazione autonoma dello studio, di connessione interdisciplinare.
Prerequisiti richiesti
Elementi di Linguistica generale
Elementi di Storia medievale
Frequenza lezioni
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma consente allo studente possibilità di verifica in itinere e di lavoro seminariale che comporteranno una riduzione del carico di lavoro per l'esame finale
Contenuti del corso
La Filologia romanza è la disciplina che ha per oggetto di studio, da un lato, la genesi delle lingue romanze (portoghese, spagnolo, catalano, occitanico, franco-provenzale, francese, ladino, sardo, italiano, dalmatico, rumeno) dal loro distaccarsi dal latino, e, dall’altro, la storia delle letterature romanze medievali (dalle origini al XV secolo). Nella Filologia romanza confluiscono, dunque, tre filoni di studio, con le relative diversificate ma convergenti metodologie, quello linguistico, quello critico testuale (cioè la ricostruzione nel modo più attendibile dei testi conservati dalla tradizione), quello critico interpretativo (cioè l’interpretazione storico-letteraria dei testi).
Testi di riferimento
1) L. Renzi - A. Andreose, Manuale di linguistica e Filologia romanza, Il Mulino: Introduzione, capp. I, VII, VIII, IX, X.
2) F. Brugnolo – R. Capelli, Profilo delle letterature romanze medievali, Carocci
3) La chanson de Roland, BUR.