FILOLOGIA GIAPPONESE

Anno accademico 2019/2020 - 2° anno
Docente: Mario Talamo
Crediti: 9
SSD: L-OR/22 - Lingue e letterature del Giappone e della Corea
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 171 di studio individuale, 54 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

Conoscenza e Capacità di Comprensione: Al termine del corso lo studente avrà maturato una maggiore consapevolezza delle strutture grammaticali della lingua giapponese classica e della prosa in sino-giapponese (kanbun), con le sue regole di costruzione, trascrizione e traduzione. Una parte delle ore di lezione sarà dedicata alla lettura, all’analisi e alla traduzione di brani da opere letterarie che miglioreranno le competenze degli studenti e la loro interpretazione di un testo classico. Il corso comprende anche un modulo di paleografia, con esercitazioni sulle varianti calligrafiche dei kana standard e non-standard (hentaigana) e lettura guidata di edizioni a stampa, anche con l’ausilio di supporti digitali.

Capacità di Applicare Conoscenza e Capacità di Comprensione: Il secondo corso di Filologia Giapponese si propone di sedimentare le competenze acquisite nel primo corso, fornendo agli studenti tutti gli strumenti necessari per leggere e codificare i testi classici con l’aiuto dei dizionari. Agli studenti sarà richiesto di tradurre frasi ed elaborati di media lunghezza, che apporteranno sicuri benefici alle loro conoscenze linguistiche, migliorando anche la capacità di produrre una versione italiana di un testo classico giapponese. Lo studente del secondo corso di Filologia Giapponese, in aggiunta alla conoscenza completa della grammatica del giapponese classico, maturerà competenze riguardanti la trascrizione e la traduzione di frasi e brevi brani in stile sino-giapponese, e abilità nella lettura di testi a stampa e manoscritti. Il corso di Filologia Giapponese migliorerà altresì la capacità d’impiego del dizionario degli ideogrammi, del dizionario della lingua classica e dei dizionari monolingue.

Autonomia di Giudizio: Lo studio della lingua giapponese classica accrescerà nello studente la capacità di ragionare sul suo sviluppo storico-linguistico. La presentazione di brani tratti da opere letterarie risalenti a diverse epoche storiche rappresenterà inoltre l’opportunità per riflettere in senso critico su di una lunghissima tradizione letteraria. Lo studio della prosa in sino-giapponese sarà l’occasione per entrare in contatto con una produzione letteraria colta. La familiarità con il testo a stampa fornirà invece interessanti spunti di riflessione sulla standardizzazione dell’uso dei kana e sulla scrittura corsiva degli ideogrammi. Le numerose esercitazioni (da svolgersi in classe e a casa) concorreranno a sviluppare autonomia di giudizio sia in merito alle tematiche trattate sia in rapporto alle diverse questioni di tipo filologico, linguistico, storico-letterario e culturale.

Abilità comunicative: Gli studenti di Filologia Giapponese miglioreranno la conoscenza del giapponese moderno grazie allo studio delle strutture grammaticali della lingua classica e grazie all’impiego di materiale critico e antologico scritto interamente in lingua. Il lavoro di ricostruzione e trascrizione dei testi a stampa impegnerà direttamente le capacità linguistiche degli studenti, maturate nel corso dei cinque anni di studio della lingua giapponese.

Capacità di apprendere: L’insegnamento renderà lo studente autonomo nello studio della letteratura giapponese classica e in grado di cimentarsi in ricerche specifiche nell’ambito dello studio dei testi letterari. I corsisti avranno la possibilità di mettere in pratica gli insegnamenti di lingua giapponese e di migliorare la conoscenza dei sistemi di scrittura. Lo studente acquisirà altresì dimestichezza con l’utilizzo di motori di ricerca on-line, data-base e repertori informatizzati.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e partecipate, che prevedono applicazione di conoscenze


Prerequisiti richiesti

Ѐ richiesta la conoscenza delle principali strutture del giapponese moderno e la familiarità con la lettura e la scrittura degli ideogrammi. Per lo studio del kanbun è auspicabile che lo studente abbia dimestichezza con il katakana.


Frequenza lezioni

La frequenza, come da regolamento del Cds in Mediazione Linguistica e Interculturale, è facoltativa. Tuttavia, per il ritmo serrato con cui la didattica si alternerà alle prove scritte e la difficoltà degli argomenti trattati, la frequenza delle lezioni è fortemente consigliata.


Contenuti del corso

Il corso si articola in tre moduli, intervallati da due prove intercorso e da un esame finale.

La prima parte (marzo) riguarderà la presentazione di alcuni suffissi coniugabili (-mu, -ji, -beshi, -maji, -ramu, -rashi e –meri).

Due delle sei ore settimanali saranno dedicate alla lettura e alla traduzione dei testi (reading classes).

Al termine del primo modulo è prevista una prova intercorso che riguarderà tanto gli argomenti di grammatica classica quanto la traduzione dei testi.

Il secondo modulo (aprile) prevede l’introduzione alle strutture basilari del kanbun (prosa in stile sino-giapponese):

Lo stile kundoku e il kakikudashibun.

L’uso degli okurigana.

I segni diacritici kaeri-ten, re-ten, ichi-ni-ten, tate-ten e jō-ge-ten.

Ѐ prevista la lettura di brani in stile sino-giapponese tratti da Nihongaishi (1827) di Rai San’yō (1780-1832).

Anche il secondo modulo proporrà le reading classes e terminerà con la consueta prova intercorso.

La terza e ultima sezione (maggio) approfondirà lo studio del kanbun:

Il concetto di okiji: le particelle locative [o] e [u]; il complemento di compagnia espresso con [yo]; le negazioni [fu] e [futsu]; il discorso diretto con [etsu]; la richiesta cortese espressa con [sei] e la particella desiderativa [gan]; il tempo passato nella prosa in stile sino-giapponese.

La particella connettiva [ji] e la particella conclusiva [i].

Il causativo espresso con [shi], [rei], [kyō] e [ken].

L’imperativo negativo espresso con [butsu]; le particelle enfatiche [ji] e [i]; gli usi di [ya].

La copula negativa con [hi]; il verbo [] e i suoi significati; il paragone di maggioranza e di minoranza espresso con [jo] e [jaku]; il complemento di moto da luogo espresso con [ji] e [jihi].

I saidoku moji.

Anche il terzo modulo darà spazio alla lettura di brani in stile sino-giapponese tratti da Nihongaishi (1827) e di testi antologici, per terminare con la terza e ultima prova d'esame.

Una parte del corso prevede l’introduzione allo studio della paleografia e alla lettura di manoscritti e testi a stampa di epoca premoderna. Ѐ prevista la presentazione dello stile ideografico corsivo (kuzushiji) e delle forme sillabiche non standardizzate (hentaigana). Parte del modulo riguarderà la lettura guidata e la trascrizione di brani tratti da: Jippensha Ikku, Tōkaidōchū hizakurige, vol. I. Edo: Eiyūdō (Murataya Jirōbee); edizione di epoca Kyōwa-Bunka (1802-09).

Il modulo di lettura e traduzione testi (reading classes) prevede l’analisi di:

  1. Otogizōshi di epoca Muromachi;
  2. Racconti brevi da Ujishūi monogatari, epoca di Kamakura.

Testi di riferimento

Ichiko Teiji, Otogizōshi. Iwanami bunko, 1987.

Jippensha Ikku, Tōkaidōchū hizakurige, vol. I, Edo: Eiyūdō (Murataya Jirōbee, 1802).

Kasama eiin sōkan kankōkai, Jiten kana: shutten meiki. Kasama shoin, 2009.

Komai Akira, Rohlich Thomas, An Introduction to Classical Japanese. (Capitoli 4.1 – 4.11)

Komai Akira, Rohlich Thomas, An Introduction to Japanese Kanbun. (Capitoli 1-6)

Nomura Hachirō, Ujishūi monogatari. Nihon koten zensho, 1955.

Rai Seichi, Nihongaishi. Iwanami Shoten, 1969.

Dizionario:

Maeda Kingorō, Satake Masahiro, Ōno Susumu, Kogo jiten, Iwanami shoten, 1990.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Suffissi coniugabiliKomai, Rohlich, capitolo 4 
2Kanbun: okurigana, kaeri-ten & re-ten, ichi-niten, tateten e jogetenKomai, Rohlich, Kanbun capitolo 1 
3Kanbun: okijiKomai, Rohlich, Kanbun capitolo 2 
4Kanbun: congiunzioni e causativiKomai, Rohlich, Kanbun capitolo 3 
5Kanbun: imperativo negativo e copulaKomai, Rohlich, Kanbun capitolo 4 
6Kanbun: copula negativa, verbi di esistenza e comparativiKomai, Rohlich, Kanbun capitolo 5 
7Kanbun: saidoku mojiKomai, Rohlich, Kanbun capitolo 6 
8Conoscenza testiIchiko, Nomura 
9Lettura testi a stampa e paleografiaJippensha Ikku e Kasama eiin sokan kankokai 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Esami scritti: due prove intercorso più una finale.

Lo studente risponderà a domande basate sugli argomenti trattati durante le lezioni.

Le tre prove prevedono una sezione di grammatica e una sezione sui brani antologici tradotti in classe.

Le tre prove scritte prevedono altresì la traduzione di testi inediti con glossario fornito dal docente.

Il voto scaturirà dalla media matematica dei risultati ottenuti ai test. Qualora lo studente non dovesse ritenere soddisfacente la valutazione delle prove scritte, è possibile integrare la votazione con un colloquio orale.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Tradurre la seguente frase.

Mettere in costruzione e tradurre la seguente frase in stile sino giapponese.

Tradurre il seguente brano.

Coniugazione di beshi.